Corso di Chitarra

M° Gianantonio Rossi

Il programma prevede un approccio tradizionale alla chitarra colta, per poter acquisire le conoscenze delle tecniche storiche e le competenze specifiche tali da consentire agli studenti di realizzare concretamente la propria idea artistica. Sarà dato particolare rilievo allo studio del repertorio più rappresentativo dello strumento – incluso quello d’insieme – e delle relative prassi esecutive, anche con la finalità di sviluppare la capacità dello studente di interagire all’interno di gruppi musicali diversamente composti.
Agli allievi interessati sarà proposto un programma ad hoc per l’accesso ai corsi preaccademici di chitarra classica al Conservatorio.

Il corso si articola nel seguente modo:

Presentazione dello strumento (costruzione, accordatura, tastiera)
Uso dei simboli, Le dita (unghie)
La posizione (corpo, mano destra, mano sinistra)
Composizioni monodiche in prima posizione facili (metodo Fabbri “Suoniamo la chitarra”)
Composizioni monodiche in diverse posizioni
Prime composizioni polifoniche sulle prime posizioni (metodo Paradiso “La chitarra volante”; R. Chiesa “Guitar gradus”)
Esercizi su accordi, arpeggi e note simultanee
Le scale maggiori e minori con estensione di 2 ottave
Composizioni polifoniche su diverse posizioni facili
Composizioni per due o più chitarre
Teoria musicale, lettura musicale, sviluppo ritmico, armonia.
Acquisizione di conoscenze approfondite degli aspetti stilistici, storici estetici generali e relativi alla chitarra; nozioni di liuteria chitarristica.

Il corso inoltre è finalizzato ad ottenere i seguenti obiettivi didattici:

1. Impostazione corretta dello strumento con particolare attenzione agli aspetti posturali e ad una efficace e sinergica collocazione delle dita delle due mani.

2. Gestualità strumentale sciolta e generale rilassamento psicofisico nell’atto esecutivo.

3. Capacità di accordare lo strumento, sviluppo della sensibilità nella comparazione dei suoni.

4. Sviluppo del senso ritmico, anche con il corretto utilizzo del metronomo.

5. Capacità di acquisizione mnemonica dei brani musicali.

6. Acquisizione di una capacità di lettura anche estemporanea.

7. Sensibilità per gli aspetti del suono strumentale, sia nei suoi parametri timbrici sia nel controllo della durata e dell’intensità.

8. Padronanza delle basilari tecniche strumentali, in particolare:
– uso del tocco semplice e appoggiato in tutte le dita della m.d.
– alternanza delle dita della m.d.
– scale in tutta l’estensione strumentale
– tecniche statiche e di movimento della m.s.
– sincronizzazione fra m.d. e m.s.
– arpeggi nelle formule più utilizzate
– suoni simultanei (consapevolezza polifonica)
– accordi (bilanciamento della forza nelle dita della m.d.)
– legature e abbellimenti
– articolazione (legato, staccato, tenuto) e fraseggio.

9. Consapevolezza stilistica.

10. Capacità di buona interazione con la performance musicale, acquisizione della fiducia e dell’autocontrollo necessari per l’esecuzione pubblica dei brani.

11. Conoscenza delle varie tipologìe di chitarre oggi utilizzate (introduzione al finger-picking; chitarra folk; accordi e arpeggi moderni. Chitarra elettrica nella musica contemporanea).

Metodi utilizzati
Oltre ai già citati metodi introduttivi (Paradiso, Fabbri, Chiesa), si potrà attingere da:
– Scale diatoniche maggiori e minori in qualsiasi edizione (scale di due ottave in posizione fissa, senza l’uso di corde libere).
– M. GIULIANI, Arpeggi op.1
– J.S. SAGRERAS, Le prime lezioni di chitarra (vol. da 1 a 6)
– F. CARULLI, 24 Preludi op.114
– F. SOR, Studi op. 60
– M. GIULIANI, Studi op. 50
– M. CARCASSI Studi melodici op. 60, nn. 1 – 10
– L. BROUWER, Estudios sencillos, nn. 1, 3, 4, 5, 6
– M. PONCE, 24 preludi; 6 preludios cortos
– Brani polifonici di media difficoltà in diverse posizioni tratti dal repertorio chitarristico (tratte da autori quali Sor, Carcassi, Mertz, Carulli, York, Giuliani, AA. VV. del Cinquecento liutistico, Bach, ecc…).

M° Gianantonio Rossi